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La moda incontra l’equitazione: i brand del lusso che vestono i fantini e amazzoni très chic.

Tempo di lettura: 6 minuti
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Dai marchi che affondano la loro storia nel mondo dei cavalli alle attuali collezioni dei luxury brand di forte ispirazione equestre, la moda ci vuole tutte come delle belle amazzoni.

Strano pensare come a dettare le regole della moda contemporanea sia uno sport così malodorant. Ancor più bizzarro è pensare come esista un qualcuno e un qualcosa che possa dettare, oggi, più che mai, le regole alla Moda.

Amazzoni, cavalieri e amanti del cavallo amano il profumo delle scuderie, quello del fieno fresco, per non parlare dell’odore delle sellerie intrise di pelle. Ma com’è possibile che questo stesso profumo possa influenzare il lusso?

Le origini del legame tra moda ed equitazione

Il binomio indissolubile tra equitazione e moda affonda le radici nella storia più lontana. La nostra linea temporale ha come inizio il periodo del Medioevo quando i cavalli cominciavano ad essere teammate per puro divertimento e spirito agonistico.

I tornei, i giochi sono addirittura documentati in un poemetto encomiastico di Angelo Poliziano, pubblicato per la prima volta nel 1484, che lodava Giuliano de’ Medici per aver trionfato in una giostra: gioco di uomini a cavallo in cui vinceva colui che riusciva a disarcionare per primo l’avversario.

Tornei e giostre medievali

La giostra era una di quelle occasioni che oggi chiameremmo evento e per cui avremmo bisogno di un outfit degno di nota.

Probabilmente (s)comodo, ma allo stesso tempo instagrammabile. L’unione tra la moda e i cavalli si consolida sempre di più durante gli eventi ippici: vetrina per sfoggiare gli abiti più preziosi.

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Dagli stivali da amazzone allo stile equestre: i grandi brand che parlano di cavalli.

Anche l’abbigliamento equestre è documentato nella letteratura. Se in quei secoli gli stivali “da cavallo” destavano scandalo ai piedi di una donna, oggi quel simbolo così tanto maschile identifica molto di più la donna. Sono un musthave nella scarpiera di noi tutte. La Clorinda della Gerusalemme Liberata è una delle prime modelle ad indossarli con orgoglio, preceduta probabilmente solo da Giovanna d’Arco che ne faceva oltre che un’esigenza, un vero e proprio atto di ribellione.

L’immaginario dei giochi, della domenica alle corse, dell’eleganza e della fierezza del cavallo come animale ha sempre avuto un effetto pigmalione sulle case di moda e ce lo raccontano costantemente alcune grandi firme: Gucci, Dior, Chanel, Hérmes e ovviamente Ralph Lauren che nel 1971 debutta nella moda femminile e fa la prima apparizione il pony Polo ricamato sul polsino di una camicia da donna, oggi icona del marchio.

Prima ancora di Ralph Lauren, a farsi ispirare dal mondo equestre è Guccio Gucci, fondatore della casa di moda fiorentina. Oltre ad essere persuaso e rapito dalla bellezza dei cavalli e dalla loro simbologia, Guccio Gucci è anche il primo ad aver dedicato una linea sportiva all’equitazione.
Gucci

Prima di aprire lo storico negozio di valigeria e pelletteria artigianali a Firenze nel 1921, Guccio si trasferisce con la sua famiglia prima a Parigi e poi a Londra.

È proprio a Londra, dove lavora come ascensorista all’Hotel Savoy, che riconosce un odore, un profumo a lui caro, quello della pelle. È ammaliato dai bagagli lussuosi della nobiltà inglese, dell’eleganza britannica. 

Quando torna a Firenze Guccio Gucci ha già un progetto, ha già un’idea ben chiara e grazie alla manodopera dei maestri conciatori toscani comincia la sua storia. In breve tempo l’azienda raggiunge il successo grazie alla produzione di borse, bauli, scarpe, guanti, cinture ispirate al mondo equestre: dal morso, alla staffa e ovviamente il web rosso e verde ripreso dal sottopancia per le selle. 

Dal 1953, anno della sua morte, in poi, si sono susseguiti diversi direttori artistici, nessuno di loro si è allontanato da quel legame così passionale con i cavalli. Nel 2010 è Frida Giannini la direttrice artistica e per prepararsi al 90esimo della casa di moda, decide di creare una linea sportiva dedicata all’equitazione, come se fosse un vero e proprio ringraziamento al cavallo e ai suoi fan. 

Testimonial della campagna di moda è Charlotte Casiraghi, che indossa l’esclusiva linea per la Longines Global Champions Tour. Un anno dopo è sempre la Casiraghi ad essere fotografata insieme ai suoi cavalli dall’occhio professionale di Peter Lindbergh per Gucci. Simbolo ricorrente è l’icona della coccarda, motivo ripreso dagli archivi degli anni Ottanta quando Gucci collaborò direttamente con la FEI, Fédération Équestre Internationale, per sponsorizzare il Gucci Trophy. La nuova coccarda cambia colore: blu navy, rosso e bianco.

Dal 2018 l’equitazione è tornata di moda.

Lo raccontano le celebrities sui loro canali social, le serie televisive ambientate tra grandi paddock e sellerie e persino Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della maison Dior dal 2016.

Nel 2019 presso il Castello di Chantilly sfilano e cavalcano le donne Dior, rendendo omaggio alle Escaramuzas, le amazzoni messicane dalle straordinarie abilità equestri che montano nei rodeo alla pari degli uomini. La collezione è grazia e potenza allo stesso tempo. Tra le mani delle modelle/cavallerizze l’iconica saddle. Chi non ne ha mai desiderata una? Bustier in pelle, abiti in pizzo sangallo puramente bianchi, cappelli da cowboy sfilano su fantastici cavalli grigi che ci ricordano il binomio storico: cavalli e moda, difficile separarsene. 

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La storia si ripete nel 2021, ancora una volta al centro della settimana dell’Haute Couture è il cavallo, è l’anno dell’Andaluso, prettamente grigio. Un maestoso stallone accompagna la collezione ispirata ai tarocchi di Dior, Chanel conclude la sfilata ispirata ad un matrimonio stile anni ’20 con uno splendido castrone. 

Il primo a portare sulla passerella un cavallo è Alexander McQueen nel 1998. L’Andaluso grigio scelto per la lunga criniera bianca sfiorava l’abito della modella. La fierezza del cavallo e la scenografia ricreata dallo stilista si guadagnarono la prima pagina delle riviste del settore, e non, di tutto il mondo. 

Il sodalizio tra cavalli e moda non sembra voler finire, anzi, è in continua progressione. Una delle ultime novità 2023 è la collaborazione tra Cavalleria Toscana, brand specializzato in abbigliamento sportivo per il mondo equestre fondato nel 2008, e YSL, maison di lusso francese nata nel 1962. Durante la Longines Paris Eiffel Jumping Saint Laurent si presenta con un pop-up esclusivo. 

I prodotti includono un assortimento completo di attrezzature equestri che va dalla sella, briglia, frustino agli stivali e staffe magnetiche, all’offerta di abbigliamento e accessori per cavalieri e i loro cavalli sia per la disciplina del salto ostacoli che per il dressage. 

Non è la prima volta che Saint Laurent approda nell’equitazione, già l’anno scorso lo spazio creativo Saint Laurent Rive Droit, creato per lo scambio culturale e l’espressione artistica aveva inaugurato la Longines parigina.

The Trip è la scelta di prodotti realizzata da Anthony Vaccarello, attuale direttore creativo, in collaborazione con alcune tra le più note aziende manifatturiere, che spaziano dal campo dello sport a quello della musica.

La selezione sportiva di questo progetto è scii, snowboards e ovviamente equitazione. La sella elegantissima e minimale è realizzata da Butet, Charles Owen si dedica al cap in velluto nero, evergreen dell’equitazione classica. E infine, gli stivali realizzati a mano da Deniro Boots Company.

Il lancio della collezione è avvenuto ai piedi della Tour Eiffel durante la Longines Global Champions Tour di Parigi.

È proprio vero, dei cavalli la moda non riesce proprio a farne a meno e noi ci siamo divertite a scovare tutte le campagne moda ispirate ai cavalli.

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Martina Vitale

Laureata in Filologia Moderna presso l’Università di Pavia, ho l’occasione di lavorare nello showroom milanese di “Re” Giorgio Armani e di respirare quella moda che fa davvero sognare ogni donna. In seguito mi trasferisco a Berlino, dove lavoro in un’agenzia di comunicazione, e infine in Puglia per insegnare lettere e per inseguire una grande passione: l’equitazione.

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Ines Pesce

Esperta di Marketing e Comunicazione, conseguo la Laurea in Giurisprudenza e l’abilitazione alla professione forense che abbandono per diventare consulente di marketing territoriale per diverse aziende ed Enti locali. Mi appassiono all’equitazione dopo essere stata folgorata da una sfilata di moda ispirata allo stile equestre e da allora il mio obiettivo è montare a cavallo ogni giorno.

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