
Come è ormai noto la maggior parte delle Maison di alta moda hanno un forte richiamo equestre. Nei loro archivi ci sono collezioni intere ispirate al mondo dell’equitazione. Sarà sicuramente per la provenienza della maggior parte degli stilisti dalle vecchie “concerie”, che li portava a lavorare pelli per selle e finimenti.
Diverso è il caso della Signora della moda Gabrielle Bonheur Chanel.
Nei primi del 900 diviene portavoce di uno stile unico per la moda femminile Gabrielle Chanel, comunemente conosciuta come Coco. Le sue creazioni parlano di libertà ed emancipazione.
Dalle stanze sartoriali alle prime sfilate l’obiettivo della Madrina di casa e delle sue lavoranti è quello di liberare la donna dalle convenzioni della moda dell’epoca e renderla più pratica.
Spesso, infatti, Coco attingeva dal guardaroba maschile contemporaneo. Si ricorda la famosa maglia marinière, rubata dalla divisa dei marinai e resa anche alle donne in look casual e chic.
Coco Chanel era solita farsi incantare dal quotidiano, da ciò che la circondava. Come spesso accade, anche gli ambienti e le persone che si frequentano hanno motivo di essere ispirazione. Coco era ai tempi in una relazione con Étienne Balsan, erede di un marchio tessile molto ricco. Fu proprio lui ad aiutarla nell’apertura del primo negozio di cappelli, “Chanel Modes”, al numero 21 di rue Cambon, nel centro di Parigi, a due passi da Place Vendôme e rue Faubourg Saint-Honoré, nel cuore di un quartiere della città molto alla moda.
A presentare Coco Chanel e Arthur Capel, in seguito soprannominato Boy proprio da Coco, fu lo stesso Étienne Balsan. Si dice sia stato il grande amore della Stilista, per anni ha lasciato che la sua fama e la sua professionalità si legassero al nome di Arthur Capel. Tra una ripresa di caccia e una partita di Polo, Coco comincia a prendere dimestichezza con i cavalli. Guarda le partite di Polo, le prime gare di ippica, frequenta gli ippodromi e sfoggia le sue creazioni sui palchi. La sua immaginazione ha tutti i sensi attivi, cerca di prendere spunto dalla qualsiasi. Sarà il materiale delle vecchie giacche dei fantini, rinforzate in pelle matelassè, ad impressionare Coco per la loro resistenza. Questa pelle “trapuntata”, così resistente e allo stesso tempo elegante è il segno distintivo della borsa iconica della Maison Chanel, la 2.55.
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Di seguito tutte le fonti del nostro articolo:
Laureata in Filologia Moderna presso l’Università di Pavia, ho l’occasione di lavorare nello showroom milanese di “Re” Giorgio Armani e di respirare quella moda che fa davvero sognare ogni donna. In seguito mi trasferisco a Berlino, dove lavoro in un’agenzia di comunicazione, e infine in Puglia per insegnare lettere e per inseguire una grande passione: l’equitazione.
Esperta di Marketing e Comunicazione, conseguo la Laurea in Giurisprudenza e l’abilitazione alla professione forense che abbandono per diventare consulente di marketing territoriale per diverse aziende ed Enti locali. Mi appassiono all’equitazione dopo essere stata folgorata da una sfilata di moda ispirata allo stile equestre e da allora il mio obiettivo è montare a cavallo ogni giorno.